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Concorso di Poesia "I Borghi della Alta Tuscia"
III Edizione 2024

Ultimo aggiornamento: 05 Giugno 2024
Clicca qui per il bando completo del concorso
Andamento del concorso:

Le iscrizioni per la partecipazione al Concorso si sono chiuse come previsto dal Bando, in data 30/04/2024. Hanno partecipato numerosi autori, ai quali va tutto il nostro ringraziamento.
Gli autori finalisti sono stati informati ed invitati a partecipare alla cerimonia di premiazione che si terrà a Proceno (VT), presso il Palazzo Guido Ascanio Sforza, il giorno 01/06/2024 alle ore 17,00.

Risultati

Sabato 01 giugno alle ore 17,00 a Proceno (VT), nella sala del Palazzo Guido Ascanio Sforza, in Piazza della Libertà, si è tenuta la cerimonia di premiazione della terza edizione del Concorso di Poesia “I Borghi dell’Alta Tuscia” alla presenza dei dirigenti l’Associazione Lautun Rasna , della giuria, così composta: prof.ssa Anna Maria Isastia, prof.ssa Agata Severi, prof.ssa Luciana Vergaro, del sindaco di Proceno Roberto Pinzi, del assessore Alessandro Pifferi ed alcuni consiglieri comunali, di alcuni rappresentanti di varie Associazioni del territorio, degli autori ed autrici premiati, ed anche di altri autori ed autrici che hanno partecipato al premio.


Dal verbale della giuria si evince:
Sezione A) Poesia In Lingua Italiana:
Prima Classificata: “Las Mariposas” – Autrice Tiziana Monari Con Le seguenti motivazioni:
La chiave di questa poesia la troviamo nell’ultima riga o, meglio, nella dedica che dice “A Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabal”.
Chi erano queste tre donne che ci raccontano la loro storia?
Sono o, meglio, erano tre sorelle Aida Patria, Maria Argentina Minerva, Antonia Maria Teresa Mirabal tre oppositrici del dittatore domenicano Rafael Trujillo, conosciute con il nome di battaglia Las Mariposas (le farfalle).
Il 25 novembre 1960 le tre sorelle decisero di fare visita ai loro mariti in carcere ma caddero in una imboscata, vennero torturate e uccise. La macchina su cui viaggiavano venne gettata in un burrone per far credere ad un incidente, ma l’assassinio delle tre sorelle, popolari in tutto il paese, ebbe una enorme risonanza e portò alla fine della trentennale dittatura di Trujillo. Nel 1999 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite dichiarò in loro memoria il 25 novembre giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Il poeta lascia la parola alle tre vittime che si raccontano in mezzo alla natura, ai gabbiani, agli usignoli, all’alloro che non potranno più spezzare, e alle rose che non potranno più recidere.
Le tre donne sono raccontate, immerse nei luoghi dove furono assalite e ferite e uccise, vicino alla battigia dove la risacca si fa sentire pigramente. “L’ondeggio lento del mare” contrasta con “il lampo del sangue racchiuso nella carne” e con “la pelle delle braccia illividite”.
Furono assalite e bastonate “tra le siepi di rovo e l’albaspina”, e dopo la morte fatte precipitare con la loro auto “su una rupe sopra il mare”.
La bellezza e la quiete della natura contrastano con la violenza e il sangue, i “prati cosparsi di salvia” non possono cancellare “le urla che si perdono nell’aria” eppure le tre farfalle sembrano immerse nella bellezza delle “valli azzurre in lontananza”, dei “campi profumati dei sambuchi”, “in una primavera già compiuta”.
La morte e la vita si rincorrono – ci ricorda il poeta – e la violenza e i corpi massacrati delle tre donne sembrano quasi fondersi nella natura rigogliosa delle Antille.
Seconda Classificata: “Come Vorrei Tornare Indietro” – Autore Maurizio Albarano con le seguenti motivazioni:
Chi non si identifica in una frase come questa! L’abbiamo detta o pensata tutti: per nostalgia di quanto vissuto, per non aver capito, per poter dire ciò che non abbiamo detto o viceversa per aver parlato troppo, per non aver saputo cogliere opportunità, per poter correggere errori, per poter tornare a guardare negli occhi chi abbiamo amato… Si, tutti, già nel titolo ci sentiamo dentro questa lirica che introduce ad una vicenda poetica duttile e facilmente fruibile quasi ad elevare l’animo umano per “riempire il vuoto straziante del tuo cuore”, dice il poeta. Penso alla ginestra del Leopardi che dopo l’eruzione del Vesuvio torna a fiorire. Ogni anima rifiorisce dopo un evento tragico, la muta rassegnazione trasforma il dolore immenso in una chiave di lettura che spinge a una sorta di possibilità di sopravvivenza; spinge a guardare oltre quella tristezza profonda, quella desolazione, perché la vita continua. Scatta nell’autore qualcosa di provvidenziale, una forza misteriosa, un’energia che prorompe da quella sorgente inesauribile che è la vita, (alla quale bisogna sempre rendere omaggio); si trascina nel pianto, ma vuole affrontare il trauma e tornare a vivere. Ognuno di noi plasma il dolore che ha vissuto, è il modo per diventare resilienti, per andare avanti, per respirare e lasciarci andare a quel flusso energetico che comunque ci fa imparare a dare corpo, senso allo smarrimento: è il pensiero di ciò che è stato e che comunque valeva la pena aver vissuto. La resilienza diventa stile di vita è come un ponte tra la vita e la disperazione, un ponte dove camminare ed essere se stessi. “Solo il ricordo di quel silenzio assoluto, mi dà il coraggio di andare oltre…” Il silenzio è espressione di emozione, è pieno di significati, permette consapevolezza, riduce lo stress, permette ai pensieri di rallentare e alle emozioni di trovare un equilibrio. L’illusione di essere in grado di controllare gli eventi rassicura, ma ci vuole coraggio e il poeta lo trova, nella sua arte e forse nella fede.
Terza Classificata: “L’altra Meta’ di Me” – Autrice Fabiola Pinzi con le seguenti motivazioni:
Attraverso il recupero memoriale l’io lirico ripensa alla giovinezza di due ragazzi, al proprio volto un po’ acerbo e alla bellezza dell’altro, ai suoi occhi scuri che oggi brillano sul viso del loro figlio. Attraverso similitudini e metafore, ispirate al mondo della natura e che attengono al campo semantico della serenità e della sicurezza, è svelata l’intima sostanza del completamento di sé e del sentimento che cementa l’unione coniugale: il calore di una casa, un rifugio, la compagnia, il sollievo, il dialogo; un amore confidente, sereno, duraturo tra due metà che si sono riconosciute e che procedono armoniosamente unite lungo il cammino della vita. Sotto il profilo stilistico, il testo si segnala per la scrittura priva di retorica, piana, scorrevole e riflessiva.
Sezione B) Poesia in lingua italiana, riservata agli studenti ed alle studentesse del triennio delle scuole secondarie di secondo grado degli istituti dell’Alta Tuscia Viterbese:
Attestato di partecipazione alla poesia: “L’amico” – Autrice Alice Maria Santoni.
Attestato di partecipazione alla poesia: “Emozioni Sospirate” – Autrice Emanuela Maurizi.
Attestato di partecipazione alla poesia: “Mi Sono Perso Nei Tuoi Occhi” – Autore Mattia Rustici.
Attestato di partecipazione alla poesia: “Estate” – Autrice Carolina Cozzolino.

Risultati di tutte le edizioni del concorso:
Concorso di Poesia "I Borghi della Alta Tuscia" III Edizione 2024
Concorso di Poesia "I Borghi della Alta Tuscia" II Edizione Anno 2023
Premio di Poesia "I Borghi della Alta Tuscia" Prima
 
 
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